Sapevi che ci sono strutture che non amano ospitare bambini? E bene si, ma… noi non siamo una di quelle !

Per me i bambini rappresentano creatività, amore e purezza assoluta.
Ed io non potevo dimenticarmi di loro nella mia struttura.
Sin dal principio futura ha avuto come
Obiettivo la realizzazione del soppalco che soddisfasse la magia dei bambini!
Amano dormire su di un soppalco, proprio come i film.
Difatti il riscontro è stato sempre positivo.
Ma poi analizzando meglio il target, ho pensato che questo potesse colpire solo bambini di una certa età e non quelli davvero piccoli.
Mi sono messa nei loro panni e ho ricordato cosa ho sempre ricercato nei miei primi anni d’età. . Il fatidico rifugio!
Amavo creare capannine, ovunque.
E, arrivata ad una certa età ho desiderato persino la tendina calante intorno al letto.
Mi faceva sentire protetta e amata.
Non potevo farne a meno.
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“Capanne, casette, tende… e chi più ne ha più ne metta!
I bambini sono in grado di creare un rifugio esclusivo in qualsiasi angolo della casa utilizzando la fantasia e poco altro.
Ma cosa c’è di tanto affascinante in questo gioco?
C’è qualcosa di magico nei giochi dei bambini.
Osservare i piccoli intenti ad esprimere la loro inventiva e la loro vitalità non solo è divertente, ma ci fa riflettere su quella che è la nostra natura, che in loro emerge nel modo più semplice e puro che ci sia.
Tutti noi siamo stati bimbi e può darsi che con il passare del tempo qualche ricordo si sia coperto di polvere… Tuttavia basta vedere con quanto entusiasmo un bambino corre a crearsi un rifugio non appena gli capitano a portata di mano una tenda, un lenzuolo, una coperta o semplicemente dei cuscini, che immediatamente riaffiora splendente come il sole il ricordo di quanto ci piaceva costruirci da soli una casetta.
Creare una casetta in cui rintanarsi è uno dei giochi preferiti dai bambini già a partire dai 2 o 3 anni di età, perché soddisfa l’esigenza di sentirsi protetti in un angolo esclusivo, da gestire in maniera autonoma.
Non è importante che a separare il bimbo dal resto del mondo ci sia solo un telo: tanto basta per creare l’incanto e stimolare il suo sguardo emozionato mentre è dentro al suo nascondiglio personale, su misura per lui.
Inoltre quello che potremmo definire il “gusto per l’isolamento” è bello anche quando è condiviso. Infatti il massimo del divertimento si ottiene quando più bambini collaborano alla progettazione e alla costruzione del loro rifugio per poi godersi tutti insieme il risultato.
Giocare alla casetta è un modo per imparare a conoscere sé stessi, affermare la propria identità e a relazionarsi con gli altri.
In altre parole, è un modo per diventare grandi.”
Un bacio,
Francesca ❤️